Museo archeologico
Museo archeologico
Il Museo Archeologico Eoliano, creato nel 1954 da Luigi Bernabò Brea e Madeleine Cavalier, risulta oggi composto da cinque padiglioni che illustrano la millenaria storia delle Isole Eolie:
La sezione di archeologia preistorica: documenta l’evoluzione delle culture succedutesi nelle isole Eolie dall’età neolitica fino alla tarda età del bronzo.
La sezione delle isole minori: conserva e documenta i reperti provenienti dagli scavi eseguiti nelle altre isole dell’arcipelago tra cui quelli dei villaggi dell’età del Bronzo di Filicudi, Panarea e Salina, attualmente visitabili.
La sezione di archeologia classica: ricostruisce il quadro storico culturale della città greca e romana grazie alla ricca documentazione proveniente dai corredi funerari della necropoli di contrada Diana.
Il padiglione epigrafico: conserva numerosi cippi o stelai funerari di età greca e romana cherecavano scritto il nome del defunto o dediche di vario genere.
La sezione di vulcanologia: attraverso plastici, cartine, fotografie ed esposizioni di campioni di rocce vulcaniche locali, questa sezione, illustra i caratteri geomorfologici delle Isole Eolie, interamente di formazione vulcanica.
Un' ulteriore sala è dedicata all'archeologia sottomarina.
Il materiale archeologico, fino ad oggi recuperato, proviene da relitti di navi e dalle aree di discarica portuali o punti di approdo dove le navi in sosta usavano scaricare anfore o vasi fratturati.
Al centro della sala. In una suggestiva composizione a piramide sono ordinate le anfore di uno dei relitti più ricchi rinvenuti sui fondali delle Eolie.
Interessantissima è anche la vasta collezione di maschere e statuette teatrali espressione di un ricco artigianato locale sviluppatosi a Lipari nel IV-III sec. a. C.
La sezione di archeologia preistorica: documenta l’evoluzione delle culture succedutesi nelle isole Eolie dall’età neolitica fino alla tarda età del bronzo.
La sezione delle isole minori: conserva e documenta i reperti provenienti dagli scavi eseguiti nelle altre isole dell’arcipelago tra cui quelli dei villaggi dell’età del Bronzo di Filicudi, Panarea e Salina, attualmente visitabili.
La sezione di archeologia classica: ricostruisce il quadro storico culturale della città greca e romana grazie alla ricca documentazione proveniente dai corredi funerari della necropoli di contrada Diana.
Il padiglione epigrafico: conserva numerosi cippi o stelai funerari di età greca e romana cherecavano scritto il nome del defunto o dediche di vario genere.
La sezione di vulcanologia: attraverso plastici, cartine, fotografie ed esposizioni di campioni di rocce vulcaniche locali, questa sezione, illustra i caratteri geomorfologici delle Isole Eolie, interamente di formazione vulcanica.
Un' ulteriore sala è dedicata all'archeologia sottomarina.
Il materiale archeologico, fino ad oggi recuperato, proviene da relitti di navi e dalle aree di discarica portuali o punti di approdo dove le navi in sosta usavano scaricare anfore o vasi fratturati.
Al centro della sala. In una suggestiva composizione a piramide sono ordinate le anfore di uno dei relitti più ricchi rinvenuti sui fondali delle Eolie.
Interessantissima è anche la vasta collezione di maschere e statuette teatrali espressione di un ricco artigianato locale sviluppatosi a Lipari nel IV-III sec. a. C.